giovedì 5 settembre 2013

Marrakech... terza parte: in giro per la città

La prima volta che sono andata a Marrakech con Roberto è stato in occasione di un corso di Scrapbooking... per caso avevo trovato il blog di una francese che organizzava un corso a Marrakech, e sapendo quanto piacesse questa città a Roberto, l'ho prenotato... alla fine eravamo gli unici due del gruppo... e ci siamo goduti Julie Brun che ci ha accompagnato in giro per i punti più noti della città: la Medersa, la scuola coranica, i conciatori di pelli, il souk dei fabbri, dei tintori di lana, le tombe Sahadite, i giardini Majorelle... altre cose...
La seconda volta, due anni fa, con i ragazzi, abbiamo passato qualche giorno al mare ad Essaouira e poi lungo il ritorno fatto tappa in altre due località: Taroudant e Tisseldey, e per Marrakech erano rimasti meno di due giorni, dedicati solo allo shopping.
Questa volta abbiamo portato i ragazzi, Katja e Mariella in qualcuno dei posti "istituzionali", ma non in tutti i punti turistici della città, ce la siamo presa comoda... tanto abbiamo tutti intenzione di tornarci!
In ogni città, secondo noi, vale la pena prendere l'autobus rosso e fare una panoramica complessiva, ascoltare dalle cuffiette quello che la voce racconta per un'infarinatura generale...


Anche a Marrakech c'è... abbiamo fatto il biglietto per due giorni così da approfittare delle fermate per muoverci e visitare quello che volevamo. Ci sono due tour, uno esce dalla Medina e arriva fino alla Palmeraie attraversando parte della Marrakech moderna, con i suoi negozi occidentali, McDonald's...


Che si parta o si arrivi a Marrakech, o che si alzino gli occhi per orizzontarsi, è impossibile non vedere la Koutoubia, o meglio, il minareto della Koutoubia, la Moschea dei librai. Il Minareto è il più alto e completo delle tre torri almohadi che sono rimaste al mondo, con la Girlada di Siviglia e la Torre di Hassan a Rabat. Il nome deriva da "kutub", e sembra indicasse il fatto che nei dintorni fossero presenti venditori di libri sacri, o scrivani, che prestavano servizio agli analfabeti, cosa che avviene ancora oggi in Piazza Jemaa El Fna o in altri vicoli della città.


Proseguendo il tour arriviamo alla Palmeraie, una zona alla periferia di Marrakech piena di palme da datteri, simile ad un'oasi nel deserto, in cui molte società internazionali e i ricchi di Marrakech stanno costruendo ville immense, hotel di superlusso, campi da golf... convivendo tranquillamente con case di fango e sterpi e carovane di dromedari in piccole radure, dove i turisti che non hanno tempo e modo di avventurarsi fino al deserto  possono provare a fare un'escursione di mezz'ora a dorso di dromedario...


E' incredibile come in una stessa città storia, modernità, povertà e ricchezza si miscelino tra loro in un'atmosfera di normalità... accanto a poveri che raccolgono la carità convivono super ricchi che passano le loro giornate sui campi da golf, o in palazzi ultramoderni


Per le strade sfrecciano SUV, motorini con carichi spropositati o carretti trainati da cavalli...


Dopo l'escursione nella zona moderna di Marrakech, siamo scesi dall'autobus per una visita ai giardini Majorelle: una villa in stile liberty fatta costruire dall'artista francese Jacques Majorelle di un blu molto acceso che ancora oggi prende appunto il nome di "blu Majorelle".


La villa è circondata da un lussureggiante giardino, Jacques Majorelle fu anche un gran collezionista e appassionato di piante, qui crescono migliaia di piante grasse, cactus, palme da dattero, gelsomini, banani, noci di cocco, bambù... ci sono due laghetti, uno pieno di ninfee e tartarughe, fontane...


Passeggiare nel giardino, nonostante ci possano essere molte persone attorno, è molto rilassante e invita alla quiete, ci si può sedere sulle panchine e ascoltare il cinguettio degli uccelli...


Alla morte di Majorelle nel 1962 la villa e il giardino vissero uno stato di abbandono, finchè nel 1980 lo stilista Yves Saint Laurent la acquistò, la restaurò e la riaprì al pubblico. Alla morte dello stilista fu eretto un piccolo monumento funebre all'interno del giardino.


I colori della villa e del giardino, il blu, il giallo, l'arancio, fanno da sfondo al verde delle piante.


All'uscita dai giardino è seguita una lunghissima contrattazione per salire su una carrozzella, per Mariella la camminata fino a Piazza Jemaa El Fna era troppo lunga, e volevamo provare anche il giro con il calessino trainato da cavalli... siamo saliti e scesi diversi volte mentre 4/5 marocchini litigavano fra loro e con noi per il prezzo, alla fine, esasperati, ci siamo incamminati verso il posteggio dei taxi ma siamo stati subito raggiunti da un "autista" che ci ha finalmente condotto dove volevamo ad un prezzo "equo"!
Ecco Mariella che si gode la passeggiata!


Ed ecco le carrozzelle in sosta, in attesa di clienti...


Ma in giro per la città non solo le carrozzelle aspettano i clienti... anche i taxisti o i piccoli "autotrasportatori", o meglio... "carrettotrasportatori"!, i padroncini TNT, DHL, UPS... di Marrakech!


e non è raro vedere i mezzi "parcheggiati" ordinatamente...


Ma girando per la città ci si imbatte anche in altre curiosità... come gli operai al lavoro nei cantieri... qui mi sa che non esistono proprio leggi sulla sicurezza!, niente 626... nonostante il re Mohammad VI sia un re molto innovativo per il suo paese!: ha abbandonato il fondamentalismo islamico e lo stato di polizia di suo padre, ha introdotto nuove leggi a favore della famiglia, dei diritti alle donne, vuole portare il Marocco al progresso combattendo povertà e corruzione..., ma si scontra con i conservatori... ovviamente!


Prima di pensare alla cena ancora una sosta!, in uno dei tanti Fondouk della cittá, circa una sessantina dentro la Medina. I Fondouk erano gli antichi caravanserragli, dove le carovane provenienti dal deserto si fermavano per dormire, far riposare gli animali, e scambiare le mercanzie che portavano. A piano terra trovavano posto le stalle e i depositi delle merci, al primo piano le camere. Oggi questi Fondouk sono stati trasformati in ristoranti, Riad o in botteghe, spesso vi si possono trovare pregiate porte antiche, ceramiche, argenterie, tappeti... 
In questo é stata girata una delle scene iniziali del film "Un treno per Marrakech" con Kate Winslet


E il viaggio continua... Prossime puntate il deserto, i cibi, e Scrap! A presto...

3 commenti:

crazycanca ha detto...

Grazie Sabry....mi ci voleva proprio questa bella lettura!
Non mancherò di leggere la prox puntata!

Claudia ha detto...

Ho approfittato del relax domenicale per leggermi tutte le prime tre puntate del tuo reportage e godermi le splendide immagini. Sai che proprio non potevo, ma ho letto che ci sarà una prossima volta... Intanto aspetto altri racconti e altre foto. Buona notte, Sherazade!

annaelle ha detto...

Bella anche questa puntata: mi hai proprio catapultata in questo tour sempre interessante.