martedì 24 settembre 2013

Marrakech... quinta parte: la cucina

La cucina marocchina è ricca di sapori, profumi e colori, abbiamo imparato ad apprezzarla viaggio dopo viaggio.
Ovunque abbiamo mangiato abbiamo gustato ottime pietanze... a partire dal primo tè alla menta offerto all'arrivo al Riad (ed è stato così in ogni Riad in cui siamo stati in questi anni, anche nel deserto, seduti all'aperto per terra su un tappeto)



Il tè è il primo atto di ospitalità per un marocchino... servito bollente e già zuccherato, lo fanno scendere nella tazzina versandolo dall'alto senza farne cadere nemmeno una goccia... più salgono, più gli occhi dei turisti rimangono incollati al filo d'acqua colorata e profumata di menta che scende
Anche Alessandro ha sempre gradito il te che ci è stato offerto...



 spesso accompagnato da dolcetti tipici, molto dolci...



che abbiamo assaggiato anche a fine pasto in una piazzetta dietro il Riad, dove un giorno abbiamo pranzato per pochissimi soldi e molto bene...



Già di primo mattino l'approcio con la cucina marocchina è positivo... sul tavolo in terrazza ci venivano servite focaccine calde e pane fatto in casa su cui noi stendevamo generosi strati di marmellata... 


accompagnati da succo d'arancia vero (non quello diluito nelle confezioni in tetrapack!), latte, caffè e il solito te. Mariella e Katja se lo facevano preparare senza zucchero, visto che dovevano tenere a bada la diabete, ma era l'unica accortezza!, per il resto del viaggio hanno mangiato di tutto e sono state sempre bene...



Non appena si arriva in Piazza Jemaa El Fna la prima cosa che si vedono sono le decine e decine di carretti carichi di arance, pompelmi, limoni... ed è impossibile resistere al colore caldo che invita a bere un bicchiere di succo ghiacciato... Ci abbiamo messo un po'... frenati dal pensiero dell'igiene... ma assaggiato una prima volta... ne abbiamo bevuti diversi bicchieri!
Jessica è anche salita sul carretto a vedere come faceva a tagliare e spremere tutto in pochissimo spazio.



Già all'ingresso del souk si iniziano a vedere banchi invitanti... almeno per me che adoro le olive!: verdi, nere, rosate... ho scoperto solo quest'anno che il colore delle olive non dipende dalla qualità, ma dal grado di maturazione!, ero proprio ignorante... a dire il vero queste non le abbiamo mangiate... ma nei vari ristorantini dove abbiamo pranzato e cenato ho fatto festa... le servono con spezie e peperoncino, una tira l'altra... non ne avanzo nemmeno una!



Sempre sui banchi del souk si incontrano spesso ceste piene di datteri o altra frutta secca



sono golosissima anche di queste prelibatezze... ma ci sono troppe mosche e altri insetti che ci volano sopra, e finora non mi sono ancora fidata... ma prima o poi ci provo! Sono troppo belli da guardare, grossi e gonfi, non possono non essere anche buoni! 


In piazza ci sono anche carretti con ananas e cocco già affettati, che tentano i turisti...




Abbiamo mangiato quasi sempre a caso, mentre girovagavamo per il souk o attorno alla piazza ci siamo lasciati tentare da un terrazzino, da un cartello con il menu, dai procacciatori che ti mettono in mano la pubblicità dei locali... e ci è sempre andata bene... ogni pasto ci sembrava sempre migliore del precedente...
L'idea era sempre di stare leggeri, perciò spesso partivamo con un'immancabile piatto di pomodori, tagliati a cubetti, cetrioli, insalata, il tutto scondito (non usano sale olio e aceto... e il profumo della verdura, e il sapore, sono intatti) ma con una spolverata di cumino sopra... (che mettono ovunque...)


Durante una delle due cene al Riad invece ci hanno presentato il contorno come fosse una torta di frutta


Penso che siamo riusciti a mangiare tutti i tipi di tajine disponibili di Marrakesh... anche se non abbiamo mangiato la migliore, quella della sorella di Mohamed, il responsabile del nostro Riad! Avevamo chiesto una tajine con pollo, limoni e olive, e la sua doveva essere squisita, la migliore di tutta Marrakesh, ma non l'abbiamo mai assaggiata!, ci ha preparato altre squisitezze, ma non quella!
La tajine prende il nome dalla pentola in coccio in cui viene cotta, praticamente carne di pollo, coniglio o mucca e verdure, una sorta di stufato che cuoce lentamente sul gas o sulla brace;  per le stradine del souk cucinano su fornellini singoli.


 La Tajine può essere anche di sole verdure, vegetariana, con fagiolini, zucchine, carote, cipolle e olive



oppure con patate, piselli, zucchine e olive, e una dose abbondante di cumino...



spesso ci mettono anche limone a fette. La verdura è tagliata a pezzi grossi, altrimenti si spappolerebbe troppo durante la lenta cottura



L'abbiamo assaggiata anche ai fichi, di coniglio o alle prugne... una più buona dell'altra...



Ma la mia preferita è quella di pollo con olive e limoni, peccato non avere nemmeno una fotografia!, ero troppo occupata a mangiarla...
Sebbene ci siano Tajine di tutti i tipi, il piatto tradizionale marocchino è il Cous Cous, e noi abbiamo provato anche quello... 


Roberto ha provato diverse volte anche la zuppa, l'Harira, buonissima, bollente e piccante... 





Ad Alessandro che di solito è quello un po' più schizzinoso con il cibo, continuavamo a dare pollo in tutte le salse... 


cercavamo qualcosa che somigliasse il più possibile ai cibi di casa... come patatine fritte e spezzatino di pollo, 



oppure spiedini 


spiedini 



e ancora spiedini! 



Abbiamo provato anche i briouat, sottile pasta sfoglia ripiena di carne macinata... 





ma in Marocco è ottimo anche il pesce... in piazza Jemaa El Fna ci hanno servito del fritto misto


e Jessica ha voluto assaggiare anche i gamberetti in salsa con avocado, secondo me sono stati quelli che le hanno dato problemi durante il viaggio fino al deserto... , l'aspetto e il sapore erano invitanti... ma di solito in viaggio meglio evitare le creme all'uovo, no??? 


per finire come non lasciarsi tentare dal dessert?, buono il gelato con banana e panna montata, 

ma anche un bel piatto di arance spolverate di cannella non è male... 




L'unica nota dolente del soggiorno in Marocco è la mancanza di birra... paese musulmano, il Marocco non serve alcolici nei locali pubblici, se non in quelli di livello più alto... come le Comptoir du Pasha dove ho cenato con Roberto tre anni fa. Solitamente abbiamo bevuto acqua o Coca Cola, sempre per scongiurare ipotetici malesseri intestinali mai capitati...
Quando proprio non ne potevamo più di bere acqua, siamo scappati nel souk alla ricerca del Cafè Arabe, dove, in terrazza, servono cocktail analcolici (per i ragazzi) 



che li hanno graditi!, 


  e una gelatissima birra marocchina per noi! (accompagnata da fantastiche olive piccanti)



L'ultimo ricordo spetta ancora una volta al te che ci ha accolto all'inizio... un tè speciale bevuto nella piazzetta di Bab Agnaou, una piazzetta circondata da botteghe di lavorazione del ferro, delle lamierine delle lattine, una che vende spezie... la farmacia berbera!, qui ci hanno offerto diversi bicchierini di te berbero, molto fruttato, diuretico e chissà con quante altre proprietà... i bicchierini lavati in un secchio... come rifiutare tanta ospitalità?, meglio non pensare a quell'acqua e lasciarsi andare ai profumi della farmacia bevendo un bicchierino dietro l'altro... 


Questa è Marrakesh... una città a cui non sai dire di no... piena di vita e di passione, con mille sfaccettature.
Peccato andarsene, la malinconia ci assale al pensiero di lasciare tutto questo... ma già stiamo pensando al prossimo ritorno! 

3 commenti:

annaelle ha detto...

Acciderbolina adesso mi è venuta una fame! Che bello anche questo racconto e le foto fanno proprio venire l'acquolina.

crazycanca ha detto...

Mi sono gustata anche questa puntata fino alla fine!
Che buone cose....che voglia mi é venuta....ma solo della cucina :)

Faranda ha detto...

Dai Sabri, continua così e vedrai che la prossima volta verrà anche Bianca!
A Bianca invece: tu non saprai mai cosa ti sei persa! Le leccornie che abbiamo mangiato sono solo una piccolissima parte delle meraviglie del viaggio fatto a Marrakesh. Bisogna proprio dire che le doti organizzatrici di Sabrina sono inimitabili, chi non é venuto si é veramente perso qualcosa di eccezionale, parola mia!